Oggi forse è l’ultima
sciata prima della sosta estiva e fa un caldo esagerato.
Appena arrivo al
ghiacciaio, mi torna su un discorso che avevo letto da qualche parte e cioè che
per me che sono abituato a sciare con sci race carve da gigante da 174, se
avessi a disposizione uno sci da slalom almeno 10 cm più corto, sarebbe tutto
più facile, meno faticoso e mi divertirei da pazzi.
Detto e fatto. Non
tolgo i miei sci dall’auto e vado ad affittarmi un paio di Blizzard SL world
cup da 165.
Appena ho fatto la
prima discesa ho capito che chi aveva scritto quella roba, ne capiva davvero
poco, sempre secondo il mio punto di vista.
Gli sci mi sembravano
troppo corti, mi mancava il terreno sotto i piedi e appena facevo una curva più
aperta, sbattevano, se invece cercavo di fare una serpentina stretta, non
riuscivo a condurre. Infatti appena ero nella fase di rialzo, cioè scarico,
trasferimento e ingaggio, venivo sparato dall’altra parte, dovendo girare gli
sci al volo, old style. Alla fine mi sono proprio rotto. Rivolevo i miei sci,
ma non mi andava di scendere dal Ghiacciaio fino al Tonale per andare a riprenderli.
Comunque, vista la giornata veramente troppo
calda, la neve ha mollato e verso un quarto alle 12, ho preso la via del
ritorno. Nota positiva della giornata: mentre scendevo verso la cabinovia
paradiso, ho incrociato la Nazionale Italiana maschile e femminile di sci di
fondo. Abbiamo preso la cabinovia insieme e abbiamo scambiato 4 chiacchiere.
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