Siamo partiti alle ore
08:00, temperatura di 3°C, sereno.
Siamo partiti per
arrivare sulla cima del monte Adamello e forse dovevamo partire almeno un’ora
prima, ma vabbè, il tempo è dato bello e non dovrebbe essere un problema.
Arriviamo sul posto, fa
un freddo cane e c’è una leggera nebbia che però sta andando via, il cielo
sembra bello, partiamo da quota 1510 mt da Ponte del Guat, subito, intorno ai
1750 mt. iniziamo a trovare in terra le prime tracce della nevicata notturna, e
ci preoccupa non poco, perché pensavamo avesse fatta poca roba e se già a
questa quota inizia la neve, chissà cosa troveremo lassù, vabbè andiamo avanti
senza indugio.
Nemmeno il tempo di
ragionare su questi pensieri e attacchiamo la famosa scala del Miller, un
tratto a gradoni che ci fa aumentare di quota in poco tempo e dopo circa 1h20’
di cammino siamo già al rifugio Gnutti quota 2166 mt. Breve sosta e si riparte
verso il Monte Adamello. La salita è bella, la quantità della neve aumenta
sempre di più ma non quanta ne avevamo immaginato. Accuso qualche dolore ai
flessori, sarà la salita ripida, sarà il freddo, stringo i denti e andiamo
avanti. Da quota 2800 mt la neve aumenta decisamente, ci saranno 20/30 cm di
fresca, però riusciamo ad andare avanti, l’unica cosa che ci preoccupa adesso
sono le grosse nuvole che si sono portate sul nostro cammino e che abbracciano
la vetta. Arriviamo ai 2950 mt dove c’è l’imbocco della via attrezzata detta
TERZULLI, abbiamo attraversato tratti di neve fresca quasi in piano, è stato
uno spasso!! Ci posizioniamo in un punto dove siamo coperti dal vento e
indossiamo gli imbraghi.
Cominciamo a salire e
ci accorgiamo che alcuni tratti sebbene ci siano chiodi nuovi, non ci sono le
catene, e Vittorio ipotizza ce forse hanno rimosso qualche tratto proprio per
non far salire visto che ormai è arrivato l’autunno. Poi a quota 3000 mt
preciso, all’improvviso siamo stati avvolti dalla nebbia, è iniziata a volare
neve ovunque e la temperatura è andata giù in picchiata, tanto che ho sentito
una morsa di freddo alle spalle e mi sono congelate le mani nonostante i
guanti, e allora abbiamo pensato che non era il caso di continuare a quelle
quote, con quella neve e con quel tempo.
Siamo scesi al Rifugio
Gnutti, abbiamo mangiato e invece che andare via, siamo andati a fare il passo
del Gatto e il rifugio Baitone, poi siamo scesi da un altro sentiero e
ricongiunti alla fine al Ponte del Guat.
Nonostante tutto, come
al solito è stata sempre una giornata magnifica.
Riepilogo della seduta:
Tot.KM 19,64
– dislivello 1800 metri circa.
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