Siamo partiti alle ore
08:15, temperatura di 8°C, sereno.
Finalmente una bella
giornata, portiamo un auto al passo della Presolana, punto di arrivo e ci
dirigiamo con l’altra a Colere dove partiremo.
Siamo a quota 1100 mt,
la salita inizia subito cattiva, e prosegue così senza mai mollarci, come del
resto la maggior parte delle salite nella Bergamasca e in poco più di un’ora
arriviamo ai 1900 mt., punto dove comincia la Ferrata della Porta.
Troviamo un punto
riparato, facciamo una sosta, mangiamo e ci dissetiamo e indossiamo l’attrezzatura
di sicurezza, sono le 09:52, cominciamo a salire. Ci sono tutte scalinate, una
dietro l’altra, la roccia è quella tipica della Presolana, bella ma che si
sfalda subito, incontriamo vari cambi di direzione e passiamo anche in qualche
canale, tutto divertente e ben presto le scale finiscono e arriviamo in dei
punti dove le catene ci assistono, saliamo sempre in sicurezza, ma è ben
possibile salire tenendosi soltanto alle catene.
Arriviamo su fino a
quota 2205 mt poi scendiamo di 100 mt al passo della porta, per cominciare
subito la risalita aggirando un vallone sembra all’ombra dove c’è ancora neve,
sembra un ghiacciaio in miniatura a quota più bassa di quelli veri. In poco
tempo arriviamo su al Monte Visolo, la vista è veramente spettacolare, peccato
solo per la nebbia che si è alzata per fortuna a tratti senza coprirci la
visuale a 360° gradi.
Siamo arrivati su prima
del previsto per cui al posto di scendere da questa parte, pensiamo di scendere
da un altro lato e andare a fare visita alla cappella Savina e il bivacco di
Clusone, veramente nuovo e molto bello, mi verrebbe da dire questo si che è un
bivacco, confrontato poi con quello della settimana scorsa a fianco del Rifugio
Gnutti che mi sembrava una topaia.
Da qua cominciamo la
discesa finale fino al Passo della Presolana, è stata una giornata più breve
del solito ma come sempre intensa.
Riepilogo della seduta:
Tot.KM 10,37
– dislivello 1445 metri circa
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