Ieri è stato uno dei
pochissimi giorni dove è capitato che sia io che mia moglie avevamo un giorno
di riposo lavorativo che combaciava e allora quale migliore occasione per una
bella escursione tutti insieme?
Detto, fatto. Abbiamo
deciso di andare a visitare le Cascate del Narcanello.
Per chi volesse
visitarle, bisogna andare a Ponte di Legno e sempre sulla strada esterna al
paese che sale al Passo del Tonale, nel primo tornante prendere la destra, direzione Sozzine. Passerete vicino ad un albergo–centro benessere
e più avanti potrete parcheggiare l’auto. Siamo a quota 1330 mt. circa.
Bisogna prendere il
sentiero battuto, bello largo, contraddistinto dalla classica bandierina rossa e bianca del
CAI nr.42-44 e seguirlo. Si entra in un bosco.
Finito il bosco il panorama si iniziano a vedere le montagne e c'è la possibilità di seguire un altro sentiero nel bosco, molto ripido, che sconsiglio se avete bambini al seguito, o come abbiamo fatto noi, seguite sempre il sentiero a strada larga, è un pò più lungo ma di sicuro non incontrerete problemi.
Ben presto sulla strada
inizierete a trovare dei rivoli d’acqua che scendono dal Ghiacciaio del
Pisgana, e dove è possibile potete anche bere o riempire le
bottiglie.
La strada è abbastanza
ripida, il sentiero battuto inizia a diventare ciottoloso, con ghiaioni anche
di grosse dimensioni e bisogna fare attenzione a dove e come si poggiano i piedi. Anche se i miei figli sono abituati e meglio che i più piccoli siano aiutati con sistemi di sicurezza!!
La fatica inizia a farsi sentire, ma non appena la vegetazione intorno inizia a scarseggiare, il panorama che ci si manifesta di fronte ripaga del tutto.
Arrivati a circa 1800
metri di altitudine, si apre la vista sulle vette innevate delle magnifiche cime dell'Adamello.
Qui la strada diventa ancora più ripida, piena di ghiaioni, si scivola, e in prossimità di quota 1930 mt., seguendo sempre il sentiero che è sempre molto visibile (non preoccupatevi, non ci sarà mai il minimo dubbio che potete sbagliare strada), prenderete la direzione di destra, aggirando il grosso costone che vedete sulla destra nella foto in basso.
Appena lo aggirate troverete una specie di diga con delle chiuse. Ci sediamo un attimo. Qui, per la prima volta, non abbiamo la vista panoramica sulla vallata, ma siamo circondati dalle montagne. Lo spettacolo è surreale, tutto intorno è silenzio assoluto, una sensazione meravigliosa mi pervade, tranquillità, pacatezza, serenità. Nessuna parola riesce a spiegare quello che ho provato in quel momento guardando tra le montagne intorno a me, sarei rimasto volentieri li per ore a godermi quella sensazione.
Torniamo a noi...Su tutte le montagne che ci circondano ci sono numerosi corsi d'acqua, generati dallo scioglimento del ghiacciaio che formano mini cascate, alcune brevi e altre molto alte, fino a questa che è quella più consistente che precipita da un'altezza di 2300 metri e considerando che il mio Garmin segna quota 2000, fa un bel salto di 300 metri di dislivello.
La strada per avvicinarsi a quella cascata si fa molto difficile, soprattutto perché bisogna attraversare tratti paludosi, di ghiaioni e anche fatti di ghiaccio, dove ci potrebbe anche essere la possibilità che ceda in alcuni punti.
Mia moglie e mio figlio si fermano a riposare e a preparare il pranzo, mentre io e la piccolina, che a discapito dei suoi 6 anni è molto resistente e molto intraprendente, non ancora appagati, ci avventuriamo per vedere fin dove possiamo arrivare.
La strada per avvicinarsi a quella cascata si fa molto difficile, soprattutto perché bisogna attraversare tratti paludosi, di ghiaioni e anche fatti di ghiaccio, dove ci potrebbe anche essere la possibilità che ceda in alcuni punti.
Mia moglie e mio figlio si fermano a riposare e a preparare il pranzo, mentre io e la piccolina, che a discapito dei suoi 6 anni è molto resistente e molto intraprendente, non ancora appagati, ci avventuriamo per vedere fin dove possiamo arrivare.
Dopo aver superato
anche tratti di ghiaccio ed essere arrivati abbastanza vicino alla cascata
principale decidiamo di non andare oltre.
Per chi è
allenato e attrezzato e non ha bambini al seguito, puo’ proseguire ancora fino
al ghiacciaio del Pisgana.
Dopo esserci ricongiunti con il resto della famiglia, mangiamo e poi decidiamo di scendere.
E' stata davvero una bella giornata. Alla fine ci siamo meritati anche un mega gelato a Ponte di Legno. Adesso andiamo in ferie 15 giorni e al rientro organizzeremo un nuovo itinerario.
Dopo esserci ricongiunti con il resto della famiglia, mangiamo e poi decidiamo di scendere.
E' stata davvero una bella giornata. Alla fine ci siamo meritati anche un mega gelato a Ponte di Legno. Adesso andiamo in ferie 15 giorni e al rientro organizzeremo un nuovo itinerario.
Bellissima gita e bravi a tutti e due i genitori! So cosa significa organizzare queste gite con due bambini piccoli. Peccato che per me sia lontano altrimenti copierei l'idea.
RispondiEliminaGrazie Michele. Purtroppo con il lavoro di mia moglie e col mio che faccio i turni, avere lo stesso giorno libero è un lusso e di solito cerchiamo di non prenderlo mai insieme per non dover pagare poi qualcuno che guarda i bambini quando non ci siamo. Ma ormai stanno diventando grandi e questi appuntamenti cercheremo di farli capitare sempre più spesso.
RispondiEliminaDa casa mia sono 130km, secondo me da casa tua è poco più.
Devo ringraziarti per avermi fatto scoprire questo gioiello delle montagne! La strada in macchina è valsa ogni singolo km!
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