Sono uscito alle ore
08.15, temperatura di 25°C, sereno.
Stamattina son partito
prima del solito e da solo. Parto tranquillo per scaldarmi bene e c’è anche un
vento fastidioso contro ad accompagnarmi. Me la prendo abbastanza comoda, tra l’altro
le migliori energie voglio spenderle in salita.
Incontro anche qualche
gruppetto di ciclisti da strada e quando posso mi metto in coda per fare più
velocità e riposare allo stesso tempo.
Decido di andare per
Sarnico in modo da godere del panorama del lago. Il percorso è tutto un Sali scendi
e da Villongo iniziano tratti di salita lunghi intervallati da tratti di
discesa, ma la salita vera inizia verso Adrara San Martino. Qui non c’è più
discesa e imposto un ritmo che è molto più alto rispetto a quello dell’altra
volta. Cerco di non strafare anche perché la salita è molto lunga e non ci sono
abituato, e l’obiettivo è arrivare fino in cima.
Passo al punto dove l’alta
volta con mio figlio abbiamo deciso che poteva bastare. Le gambe le sento
ancora bene, e salgo cercando il compromesso tra rapporti usati e una buona
agilità. Finalmente si esce dal bosco e la salita aumenta di pendenza. Salgo
cercando di difendermi, ma comunque questa volta non mollo qualsiasi cosa
accada. Stringo i denti, il panorama è davvero bello e finalmente arrivo al
Paese. Breve sosta, mangio, riempio la borraccia, metto i Sali minerali e me ne
torna a casa.
Il GPS dice che la
salita vera inizia a 350 metri di quota e termina ai 1092 ed è lunga 10,15k, un
dislivello di 742 metri il che la classifica come una salita non di quelle
difficilissime, ma direi che oltre il 7% medio, non si può dire nemmeno che sia
una salita facile.
Riepilogo della seduta:
Tot.KM 74,970
– Tempo 3h33’40” – media 21,1 Km/h
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