domenica 30 agosto 2015

30.08.2015 – BC Giro Vigolo Parzanica

Sono partito alle ore 07.45, temperatura di 28°C, sereno.
Stamattina mi sono alzato alle 06:00 e faceva già caldo, avevo intenzione di partire alle 8 ma visto il caldo ho fatto colazione prima e ho anticipato di 20’ di più non si poteva fare.
Ho sbagliato lato, nel senso che ho preso il lato da Rovato sperando di entrare in qualche gruppo, ma il risultato è stato che gruppi non ne ho trovati, ed ho preso solo tanto vento contro.
In queste ultime settimane sono uscito poco in bici, 1/2 allenamenti a settimana a causa delle tante escursioni, salite lunghe o lavori di forza praticamente non ne ho mai fatti e allora decido di prendere la salita di Vigolo in tutta tranquillità, inserisco 39x21 e vado su a 15/16 km/h conservando ancora un po di margine e tutte le volte che cerco di accelerare sento che il fisico va in riserva, ma nonostante tutto riprendo un sacco di ciclisti e non vengo ripreso da nessuno. Arrivato su con borracce vuote mi fermo alla fontana e scopro che non esce acqua, per cui mangio la barretta e sono costretto a fare tutta il tratto in quota, la discesa e parte del lago senza acqua.
Per il resto sempre bel panorama, tanto che mi sono fermato a fare anche una foto, banda di musica beccata in Parzanica, tanta fatica e tanto divertimento.
Riepilogo della seduta:
Tot.KM 101,53 – Tempo 3h34’16” – media 28,4 Km/h”

venerdì 28 agosto 2015

27.08.2015 – ESCURSIONE Zone – Croce di Marone – Monte Guglielmo – Sentiero 316 – Croce di Marone - Zone

Siamo partiti alle ore 08:00, temperatura di 16°C, sereno.
Non ci andava di restare a casa e siccome non c’è un altro adulto che ci accompagna abbiamo deciso di restare bassi, sotto i 2000 mt. per non correre rischi, così partiamo  io Anna e Pasquale per andare sul Monte Guglielmo.
Parcheggiamo l’auto prima del paese di Zone, in prossimità di Cislano dove insiste l’albergo le piramidi e prendiamo il sentiero subito nella curva a sx che inizia bello largo e asfaltato, siamo a quota di partenza 595 mt.
Da subito, i miei figli impongono un ritmo molto veloce tanto che in poco più di un’ora siamo già alla croce di Marone 1150 mt. circa.
Mangiamo, ci dissetiamo e ripartiamo, e nonostante più volte dica di rallentare il passo, quei due continuano a salire forte. Mi fanno sudare e mi tirano il collo, il paesaggio è bello anche se in lontananza si scorge foschia, tanto è vero che si fa fatica a vedere il lago d’Iseo.
Una parola qua e una la e siamo già di fronte al muro del pianto, strappo ripido con tanto di colata in cemento e stavolta accelero e sono io a tirargli il collo fino e sopra. Arriviamo al rifugio Almici, 1865 mt. in 3 ore e 1 minuto!! Siamo andati su molto forte, ho la maglia inzuppata e devo cambiarmi, loro no, son belli freschi, beata gioventù. Mangiamo ancora e ripartiamo verso la chiesetta a quota 1950 mt. Qui ci fermiamo, facciamo foto, andiamo a dare un’occhiata al ripetitore più avanti e poi ci sediamo 10’ sul prato a prendere il sole e goderci il panorama.
Poi ripartiamo, prendiamo da dietro la chiesetta, il sentiero 316 tracciato col mio gps che non avevo mai fatto. La discesa è tutta nell’erba, molto bella, ma a tratti scivolosa, scendiamo piano perché mia figlia ha qualche problema di equilibrio ma nulla di che, giriamo per pascoli verdi, poi più in basso entriamo nel bosco e lo attraversiamo fino ad arrivare ad un grosso abbeveratoio. Il Gps segna quota 1100 mt. siamo finiti sotto la quota della Croce di Marone, punto dove si dovrebbe sbucare e mentre penso che si dovrebbe salire di nuovo, sbuca la salita, bella ripida e abbastanza lunga, tanto che finiamo abbondanti sopra i 1200 mt. ma appena sbuchiamo dalla collina ci ritroviamo davanti la Croce e cominciamo la discesa per raggiungerla. Ci sediamo in un prato, mangiamo ancora e poi cominciamo la discesa finale per arrivare all’auto a Zone.
Che dire, doveva essere un’escursione breve e a quote basse tanto per non restare fermi a casa a far nulla e invece abbiamo fatto tanti km e tanto dislivello. Bella giornata.
Riepilogo della seduta:
Tot.KM 25,71 – dislivello 1602 metri circa

mercoledì 26 agosto 2015

25.08.2015 – ESCURSIONE Valbondione – Rifugio Curò – Pizzo tre confini - Valbondione

Siamo partiti alle ore 08:00, temperatura di 13°C, nuvoloso.
Siamo io Anna, Pasquale e il mio collega Mario, il tempo negli ultimi due giorni è stato ancora inclemente e stamattina siamo partiti con la pioggia e quasi fino alla partenza ancora ha piovuto, ma dovrebbe aprirsi anche se resta nuvolo.
Troviamo senza alcuna difficoltà il punto di partenza, parcheggiamo e partiamo. La temperatura di 13°C è bella fresca ma dopo qualche centinaio di metri già ci siamo ambientati. Il gps mi dice che non siamo sul sentiero principale, ma su uno laterale nel bosco, con molte foglie e fango. Mi fermo e cerco la via più breve da tracciare sul gps per riportarci sulla retta via, e verso quota 1200 riprendiamo il sentiero principale che è bello largo e battuto, ma subito ci accorgiamo che dal sentiero stesso viene giù molta acqua, ma non ce ne preoccupiamo, del resto ha piovuto due giorni e anche altre volte è capitato.
Andiamo su molto veloci, perché il sentiero è senza difficoltà e in alcuni tratti la pendenza è forte, arriviamo a quota 1750 circa, il gps mi dice che c’è la deviazione da prendere per consentirci di salire dall’altro lato per poi fare il giro e riscendere dalla via principale più bella, ma dopo poche centinaia di metri, troviamo un punto cementato dove viene giù molta acqua e si fa difficoltà a passare. Decidiamo di tornare indietro e di salire per la via principale, rinunciando così a fare il giro. Scenderemo per dove siamo saliti che possiamo farci.
Nella salita ammiriamo le cascate del serio che nell’occasione sono state aperte due giorni fa, veramente uno spettacolo. Durante la salita spesso ci siamo imbattuti in corsi d’acqua che venivano giù e attraversavano il sentiero, alcuni molto copiosi, tanto da costringere i più piccoli a finire con le scarpe sommerse. A quota 1900 mt troviamo il rifugio Curò con il grande lago del Barbellino, ma non ci fermiamo e circa 10’ dopo aver camminato sul fianco del lago sempre su strada battuta, troviamo a destra il sentiero da prendere per andare su. Il primo tratto è su roccette, ma non difficile, poi sbuchiamo in una piana dove sul fianco destro c’è un grosso gregge di pecore che pascola e noi prendiamo a salire a sinistra. Anche qua il sentiero è molto bello, fino a quota 2250 mt circa, quando incontriamo un tratto dove crediamo di solito che scenda un rivolo d’acqua e invece adesso troviamo una cascata proprio. La esaminiamo per bene, ma non troviamo nessun punto dove poter passare e dove i miei figli non corrano rischi. La corrente è troppo forte, basta che appoggi male un piede o la forza dell’acqua ti sposta e potrebbe trascinarti giù, troppo rischioso e non ne vale la pena. Apro il gps e vedo che pochi metri prima della cascata il sentiero di divide e sale su verso il Pizzo Recastello sempre sopra i 2800 mt. Decidiamo di provarci, ma qua si sale con pendenza molto forte su sfasciumi di roccia a taglio molto piccolo e ad ogni passo il terreno tende a franare sotto i piedi, tanto che i miei figli si spaventano e decidiamo di scendere.
Torniamo a quota 1900 mt dove c’è il lago Barbellino, pranziamo e decidiamo di continuare il sentiero del lago per andare al lago Barbellin che si trova più avanti a quota 2150 mt, ma anche qua troviamo sulla strada forti cascate d’acqua. Le prime due le superiamo anche se ne usciamo con scarpe e calzini fradici, ma alla terza, veramente esagerata decidiamo nuovamente di tornare indietro e ci chiediamo: ma da dove diavolo arriva tutta questa acqua? Due giorni di pioggia e scende acqua da tutte le parti come se su ci fosse un grosso ghiacciaio o un bacino di raccolta pieno. E’ una cosa che dovrò andarmi a studiare per curiosità.
Scendiamo pian piano fino all’auto e comunque sia, anche se non siamo riusciti ad arrivare in vetta, con tutte le deviazione, abbiamo sempre fatto un buon kilometraggio e relativo dislivello.
Riepilogo della seduta:
Tot.KM 20,66 – dislivello 1400 metri circa

sabato 22 agosto 2015

22.08.2015 – BC Giro in Pianura

Sono partito alle ore 08.45, temperatura di 23°C, sereno.
Sono partito con l’idea di stare sotto i 50 km anche perché le gambe erano indolenzite. Ho fatto i primi 25 km col rapportino, molto adagio, ma poi guardando il cielo che si annuvolava mi sono ricordato delle previsioni che davano brutto domenica e lunedì, e siccome c’è la possibilità che col maltempo salto l’uscita di domani, mi son detto, vabbè, allora andiamo!!
Messo su il 53, ho buttato giù un paio di denti e sono partito, ritmo costante non troppo sostenuto ma a tratti qualche accelerata l’ho fatta, e alla fine se non fosse che alle 13 devo andare a lavoro, avrei pedlato per almeno un’altra ora.
Riepilogo della seduta:
Tot.KM 65,09 – Tempo 1h59’10” – media 32,7 Km/h”

giovedì 20 agosto 2015

20.08.2015 – BC Giro in Pianura

Sono partito alle ore 08.30, temperatura di 20°C, sereno.
Dovevo andare a fare il passo Gavia, ma per una serie di motivi è saltato tutto e direi menomale perché ancora non ho recuperato dall’escursione di martedì.
L’idea alternativa era di fare una salita lunga, avevo deciso per il Polaveno ma vista la gamba ho deciso di fare qualche km in più dell’uscita solita con un paio di falsopiani ma niente di più.
E’ così sono uscito, ho trovato un gran vento, contro sono andato 39x16 al risparmio, a favore sono andato 53x19 a cento pedalate, quasi riposando, e così che è volata via pure questa uscita.
Riepilogo della seduta:
Tot.KM 66,69 – Tempo 2h06’26” – media 31,6 Km/h”

18.08.2015 – ESCURSIONE Valgoglio – Val Sanguigno – Passo Sanguigno – Lago D’Aviasco - Lago Nero - Valgoglio

Siamo partiti alle ore 08:00, temperatura di 13°C, nuvoloso.
Siamo io Anna, Pasquale e il mio collega Mario, siamo qui per ripetere l’escursione che la settimana scorsa non abbiamo potuto completare e stavolta la musica cambia.
Siamo partiti nonostante il meteo non desse proprio bel tempo, siamo partiti alle 06:45. Arriviamo sul posto ore 07:45 la temperatura è bella fresca, ci prepariamo e alle 08:00 in punto partiamo. Si sale su bene, non si suda, la montagna è uno spettacolo, e in cima vediamo le nuvole che l’avvolgono. La Val Sanguigno è molto bella, piena di colori, animali e di corsi d’acqua, in prossimità del Passo omonimo incontriamo un pastore con un gregge che ci dirà composto da 700 capi, tra pecore e capre, ci passiamo in mezzo, una forte emozione e un vero spettacolo, sembra di rivivere il cartone di Heidi e Peter!!
Scolliniamo a quota 2380 mt., poi, girando a dx iniziamo un percorso su piccole rocce, che ci porta su e giù in mezzo alle montagne, dove raggiungeremo quota max intorno ai 2450 mt. Qua è un vero spettacolo, un silenzio sorprendente, un posto dove avere una casetta e poterci arrivare in un battito da’li quando se ne ha voglia. Facciamo una breve sosta e poi ripartiamo, iniziamo la discesa verso il lago D’Aviasco, dove a quota 2100 mt. circa sul sentiero compaiono davanti a noi, due coppie di stambecchi credo, veramente emozionante. Siamo arrivati a 3 mt da loro, abbiamo tentato di accarezzarli ma ci hanno fatto capire di non gradire la cosa, se stavamo li buoni si facevano ammirare da molto vicino, ma al primo cenno di contatto si allontanavano.
Riprendiamo la discesa, passando prima dal Lago D’Aviasco, dove troviamo una casa abitata da pastori ai quali chiediamo gentilmente di poter ricaricare le nostre riserve idriche, poi arriviamo al Lago Nero, dove insiste un rifugio, facciamo una sosta e mangiamo.
Ripartiamo, e arriva un forte acquazzone, ma di quelli proprio a goccioni belli grossi, e qui apro gli ombrelli e con addosso le mantelline e ombrelli continuiamo a scendere. E’ stato molto bello andare anche sotto la pioggia, ma poi quando arriviamo nel bosco, nell’ultimo tratto smette, e in poco tempo arriviamo all’auto. Anche oggi abbiamo fatto oltre dieci ore sui monti, ma mi sembra sempre passare troppo in fretta. Arrivederci alla prossima.
Riepilogo della seduta:
Tot.KM 20,71 – dislivello 1700 metri circa

domenica 16 agosto 2015

16.08.2015 – BC Giro in Pianura

Sono partito alle ore 09.00, temperatura di 20°C, nuvoloso.
Approfittando anche delle piogge ho fatto due giorni di riposo, mi ci volevano, mi stavo portando dietro sempre quel pizzico di stanchezza che non mi faceva mai fare le cose bene.
Infatti stamattina stavo molto bene, mi sentivo la gamba piena, il cielo nuvoloso e la temperatura è ideale, ma non voglio fare un giro lungo con salite, non posso esagerare perché martedì ho in programma una lunga escursione e voglio recuperare bene, così esco per fare un giro in pianura di lunghezza diciamo media, rispetto a quello che faccio di solito la domenica e tirando a tratti.
Parto bene, anche il riscaldamento fatto ad una certa intensità, arrivo alla rotatoria dopo Rovato e mi passa un gruppo di poche unità che sembra vada veloce, butto giù due denti, e in poco tempo sono in coda. Sembra un bel gruppetto, bene assortito, ma anziché fare strade principali, si infilano in Cazzago San Martino, iniziano a fare strade e stradette tanto che mi fanno calare la media di almeno un pio di unità. A Corte Franca, decido di andarmene per la mia strada e completo il giro facendo Iseo-Clusane-Paratico-Capriolo-Palazzolo-Pontoglio-Rudiamo-Castelcovati e casa, andando sempre 53x19 sempre a 100 pedalate o poco sopra.
Quando la temperatura è così, è davvero piacevole andare in bici.
Riepilogo della seduta:
Tot.KM 74,75 – Tempo 2h18’32” – media 32,3 Km/h”

giovedì 13 agosto 2015

13.08.2015 – BC Giro in Pianura

Sono partito alle ore 09.00, temperatura di 28°C, sereno.
La mezza escursione dell’altro ieri mi ha lasciato le gambe non stanchissime e oggi siccome non fa troppo caldo, decido di fare il solito giretto a lambire il lago, per intenderci, chiari-castelcovati-rovato-iseo-paratico-capriolo e ritorno.
C’è anche poco vento per cui di tanto in tanto non spingo al massimo, ma vado avanti 53x19 tirato a 100 pedalato per bene.
Sui falsopiani accelero e ne esce fuori un bel allenamento.
Ne avevo ancora ma alle 13 devo lavorare, meglio non esagerare.
Riepilogo della seduta:
Tot.KM 54,23 – Tempo 1h39’05” – media 32,8 Km/h”

11.08.2015 – ESCURSIONE Valgoglio – Lago Gelato+3

Siamo partiti alle ore 09:00, temperatura di 21°C, poco nuvoloso.
Siamo io Anna e un collega con la moglie che mi hanno chiesto di venire con molta insistenza, benché io fossi contrario perché non sono minimamente allenati ma siccome secondo loro viene mia figlia Anna di 9 anni e ci riesce, riescono anche loro, non tengono conto minimamente che lei è allenata ed è portata. Arriviamo a Volgoglio e parcheggiamo l’auto circa 600 metri prima della centrale ENEL, perché li il parcheggio si paga 5 euro e anche perché al ritorno spunteremo qua dove abbiamo parcheggiato e non dove partiremo.
Fa caldo, partiamo da quota 965 mteri mi dice il gps, e subito alle prime rampe gli amici già patiscono e siamo costretti a fermarci varie volte, siamo partiti già tardi e stiamo andando molto lenti, ma già sapevo che sarebbe stata così, lo avevo messo in conto. A circa 3,8 km dalla partenza i due schiattano, comunicano che non è il caso di continuare e che si posizionano vicino al fiume a cazzeggiare.
Siamo quasi a quota 1400, io e Anna proseguiamo ma nei pressi di quota 1800 sono già le 12:30 ed è chiaro che per fare tutto il giro dobbiamo tenere un’andatura alta, tra l’altro costringendo loro ad aspettarci fino a sera, così decidiamo di scendere e di ricongiungerci con loro. Ci fermiamo in prossimità del fiume a mangiare, perdiamo tempo qua e la e nel pomeriggio andiamo via.
Inutile rimuginare, non sono per nulla deluso perché sapevo sarebbe andata così, spero che serva da lezione a loro e a tutti quelli che ogni volta mi stressano per venire con noi senza un minimo di allenamento. Comunque il posto è bello e se riesco organizzo lo stesso giro per la settimana prossima perché è assolutamente da provare.
Riepilogo della seduta:
Tot.KM 15,00 – dislivello 1053 metri circa

domenica 9 agosto 2015

09.08.2015 – BC Defaticamento

Sono partito alle ore 18.00, temperatura di 25°C, poco nuvoloso.
Volevo uscire più tardi ma all’improvviso sembra che stava arrivando il maltempo e allora sono partito. Un gran mal di gambe, ho fatto tutto il percorso col 39x16 in assoluto defaticamento. I cavalcavia mi sembravano salite assurde, ho tenuto un’andatura molto turistica.
Riepilogo della seduta:
Tot.KM 36,89 – Tempo 1h13’39” – media 30,0 Km/h”

sabato 8 agosto 2015

08.08.2015 – BC Giro in Pianura

Sono partito alle ore 09.00, temperatura di 32°C, sereno.
Oggi fa molto caldo, faccio un giro tranquillo perché dopo la lunga e faticosa escursione di giovedì ho ancora i polpacci indolenziti.
Parto 39x16 molto tranquillo e percorro 15 km circa e mi accorgo che le gambe appena sciolto gli ultimi residui di acido lattico, rispondono molto bene, inserisco il 53 e vado via con 21 o 19 a seconda del tracciato senza spingere a fondo.
Solo sui lunghi falsopiani, quello che da Rovato porta su verso Iseo e quello prima di Capriolo, spingo bene. Le gambe girano talmente tanto che decido di tenere un’andatura più bassa di quello che potrei per non rischiare di esagerare, anche perché alle 13 inizio a lavorare.
Se riesco e non fa troppo caldo, esco anche domani dopo il lavoro.
Riepilogo della seduta:
Tot.KM 54,48 – Tempo 1h42’05” – media 32,0 Km/h”

venerdì 7 agosto 2015

06.08.2015 – ESCURSIONE Temù – Laghi D’Avio – Rifugio Garibaldi - Passo Venerocolo

Siamo partiti alle ore 08:44, temperatura di 16°C, poco nuvoloso.
Siamo io Pasqui Anna e Mario. Partiamo per questa escursione lineare, molto difficile, che ci terrà impegnati tutto il giorno. Partiamo con una temperatura molto fresca ma appena iniziamo le prime rampe già si sta bene e sappiamo che sarà una giornata calda. Siamo riusciti a parcheggiare l’auto a quota 1310 mt, si poteva salire fino alla prima malga, quota 1600 mt, ma la strada è molto dissestata e abbiamo deciso che era meglio salire a piedi. In pochi minuti arriviamo alla Malga, troviamo molte auto parcheggiate, prendiamo la strada asfaltata di Proprietà dell’Enel, che va su molto ripida, e infatti in poco tempo ci ritroviamo a quota 1900 mt, qui si apre la vista sui laghi, Laghetto D’Avio, Lago D’avio e Lago Benedetto, uno dietro l’altro. Percorriamo la strada carrabile che li costeggia, in piano, fino a quando troviamo a destra l’imbocco del sentiero che ci porterà al rifugio Garibaldi.
Qui si inizia col vero sentiero, comunque molto ben fatto e con un ottima visuale su tutta la Val D’Avio. Poco prima delle 13 arriviamo al rifugio, visitiamo la chiesetta vicina e consumiamo il pranzo. Decidiamo di rimetterci in marcia per il Passo Venerocolo quota poco superiore ai 3100 mt, anche se so già che sarà difficile perché Anna è ancora piccola, ed infatti a quota 2660 mt, Anna ha molte difficoltà ad andare avanti e insieme a Mario, che sembra visibilmente stanco, decidono di tornare al rifugio e aspettarci la.
Proseguiamo io e Pasquale, il sentiero scompare lasciando il posto ai sassi, siamo soli, si ascolta solo la montagna, a quota 2960 mt, pasquale inizia ad accusare fastidi tipici dell’affaticamento e dell’alta quota, troviamo una roccia molto grande e che fa ombra, gli dico di aspettare li, perché ormai ci sono, sono curioso di andare al passo e di vedere il mitico cannone portato su nella guerra, un cannone da 80 quintali, portato su da 200 persone, su queste strade che stiamo percorrendo intitolate “IL CALVARIO”.
Salgo, vedo il passo vicino, incontro una coppia di ragazzi che sta scendendo e gli chiedo se arrivati al passo si vede il cannone, perché poi per andarci vicino, bisognerebbe salire fino alla cima venerocolo 3350 mt circa. Mi dicono che da li si vede, per cui li ringrazio e li saluto e mi rimetto in marcia, ma proprio sul più bello quando mi mancano solo 10 minuti sento la voce di Pasquale che mi chiama e mi chiede di tornare. Da dove sono non lo vedo, ma decido di tornare perché magari non sta bene e non si sa mai. Il gps segna quota 3075, un vero peccato!!
Scendo, lo recupero, mi dice che accusa forti capogiri e aveva paura di svenire e che io in mezzo alle rocce non lo ritrovassi più, gli do da bere e ripartiamo. Scendiamo al Rifugio, recuperiamo Anna e Mario, mangiamo ancora qualcosa e cominciamo la discesa.
Arriviamo all’auto alle 19:15, molto stanchi ma contenti di aver fatto una super escursione, ci siamo divertiti molto e abbiamo passato una bella giornata insieme. Ci fermiamo a Edolo per mangiare il nostro solito gelato post escursione e alle 21:30 siamo a casa, che bella giornata ragazzi!!
Riepilogo della seduta:
Tot.KM 25,19 – dislivello 1810 metri circa

martedì 4 agosto 2015

04.08.2015 – BC Defaticamento

Sono partito alle ore 16.50, temperatura di 30°C, sereno.
Di nuovo caldo, non come gli ultimi 10 giorni di luglio ma poco ci manca. Sono uscito a fare un breve giro di defaticamento in vista dell’escursione di giovedì, dove ci sarà molto da camminare.
Ho fatto un giro tutto in pianura, col 39x16 e a Palazzolo ho messo su il 53x19 per far girare un po le gambe.
Nulla di particolare da segnalare, solo caldo, sudore e borracce calde.
Riepilogo della seduta:
Tot.KM 37,39 – Tempo 1h11’46” – media 31,2 Km/h”

domenica 2 agosto 2015

02.08.2015 – BC Giro Polaveno

Sono partito alle ore 08.00, temperatura di 19°C, sereno.
Giornata molto fresca, temperatura ideale, stamattina ho appuntamento con Daniela e insieme andiamo a fare il giro del Polaveno sopra Iseo.
Facendo la salita mi sono goduto il panorama e la meravigliosa aria che si respirava, paesaggio davvero incantevole.
Poi siamo scesi dall’altra parte direzione Gussago, poi Paderno, Castegnato, Ospitaletto e via verso casa.
E’ stato un giro molto bello, da ripetere sicuramente e poi in compagnia è sempre un’altra cosa. In salita ho conosciuto anche Giancarlo, un amico di Daniela, un ragazzo molto simpatico che spero di ritrovare ancora in altre uscite.
Riepilogo della seduta:
Tot.KM 97,00 – Tempo 4h12’54” – media 23,0 Km/h”