giovedì 29 ottobre 2015

29.10.2015 – Corsa, Lungo

Sono partito alle ore 09:50, temperatura di 13°C, pioggia leggera.
Oggi niente ferrata, arrampicarmi sulle pareti bagnate non è proprio il massimo, avrei corso qualche rischio in più del solito e allora ho deciso di andare a fare un bella corsa lunga.
Leggera pioggerellina come piace a me, ritmo basso, poco sotto i 5’ a km e via e se non fosse che al 12°k è iniziato un leggero fastidio muscolare al vasto laterale della coscia dx che poi si è esteso anche al retto femorale, avrei continuato volentieri.
Invece sono stato costretto ad abbassare un pelino la velocità e a rientrare, ma tutto sommato è andata bene.
Riepilogo della seduta:
Tot.KM 19,01 – Tempo 1h32’47” – media 4’53” Km/h”

martedì 27 ottobre 2015

27.10.2015 – Corsa, Lento

Sono partito alle ore 13:15, temperatura di 15°C, sereno.
Sono tornato dal lavoro alle 13, il tempo di cambiarmi e son partito. Ho cercato di tenere un ritmo intorno a 4’40” senza tirare forte e senza strappi, ma dopo 5 km mi sono reso conto che non sarei riuscito a tenere sto ritmo fino alla fine e ho calato un po’ l’andatura, poi all’8° k ho riaccelerato e dopo il 10° ho riabbassato il ritmo.
E’ normale che non riesco a tenere nemmeno a ste velocità esco troppo poco e faccio troppi pochi km, forse è il caso di andare un pelo più piano e di fare qualche k in più.
Riepilogo della seduta:
Tot.KM 13,32 – Tempo 1h03’22” – media 4’46” Km/h”

domenica 25 ottobre 2015

25.10.2015 – Ferrata Cranch

Sono partito alle ore 09.00, temperatura di 5°C, sereno.
Oggi siamo ad Idro, sull’omonimo lago, per fare la Ferrata Cranch che sarebbe il battesimo del mio Pasquale.
La ferrata la davano semplice, adatta per principianti, ma salendo devo dire che è semplice ma con qualche passaggio con leggere difficoltà e non me la sentirei di classificarla proprio per principianti, anche se Pasqui è andato su bene, prendendosi tutto il tempo dovuto, soprattutto dove ha incontrato difficoltà, ma comunque le ha superate.
La sola ferrata è circa 150/160 mt. di dislivello, quello che vedete in totale a fine post, è il dislivello considerando il sentiero che porta dall'auto all'attacco della ferrata.
La maggior difficoltà l’ha avuta su un tratto abbastanza stretto, dove gli dava fastidio l’altezza. Per il resto la ferrata non sale mai verticale, ma con la parete sempre leggermente obliqua anche se in certi tratti la verticalità si sfiora. Su tutta la ferrata ci sono sempre molti appoggi naturali e qualche staffa qua e la, l’unica cosa che bisogna fare attenzione sono i tanti detriti che si trovano salendo, nel senso che se non si fa attenzione a smuoverli, finiscono addosso a quelli sotto.
Stupenda la vista sul lago man mano si sale. Scendendo abbiamo trovato una galleria della II° guerra mondiale, l’abbiamo percorsa tutta, di alcune decine di metri completamente al buio, molto bella.
Alla fine Pasquale voleva ancora fare qualche salita e l’ho portato a Casto dove abbiamo fatto la Stretta di Luino, alla fine era molto stanco e siamo tornati a casa.
Riepilogo della seduta:
Tot.KM 1,72 – dislivello 223 mt.

mercoledì 21 ottobre 2015

21.10.2015 – Corsa, Lento

Sono partito alle ore 16:20, temperatura di 16°C, sereno.
Giornata piena, ma veramente piena e oggi sono di scena col mio collega Mauro, che si allena regolarmente e gareggia, però è fermo da 10 giorni per una contrattura e mi ha chiesto di uscire insieme così da tenere un ritmo basso.
Sti cazzi!! E’ vero che siamo partiti tranquilli ma all’interno della seduta ci ha inserito allungo niente male e mi ha tirato il collo, adesso devo andare pure a lavoro fino all’1 di stanotte.
Riepilogo della seduta:
Tot.KM 11,54 – Tempo 54’40” – media 4’44” Km/h”

martedì 20 ottobre 2015

20.10.2015 – Ferrata Nasego

Sono partito alle ore 09.30, temperatura di 4°C, sereno.
La giornata è veramente fantastica, m’incontro con Vittorio a Concesio, il tempo di parcheggiare la sua auto e saltare sulla mia e partiamo, direzione Gardone Val Trompia e poi Lodrino. Parcheggiamo l’auto e cominciare a salire sul sentiero che per ora è ancora una mulattiera asfaltata e in poco tempo siamo all’attacco della ferrata. Ci troviamo a quota 1015 mt.
La ferrata si compone di 5 tronconi tra i quali sono presenti tratti di trasferimenti e che permettono di respirare. La ferrata parte subito cattiva, un tratto in verticale dove ci sono appoggi ma bisogna tirare su parecchio con il cavo e a freddo non è proprio il massimo. Senza stare qui a raccontarla tutta, voglio dire che tutta la salita è molto bella, ci sono tratti parecchi esposti e tratti con pochi appoggi dove si va su di forza e anche un tratto dove si deve fare un piccolo salto per trovare l’appoggio successivo.
Molto suggestivo è il tratto quasi alla fine del troncone 4, si tratta di un traverso a sinistra su una roccia che sporge dalla montagna e ci si ritrova coi piedi sospesi in aria letteralmente, in più sui pochi appoggi scende la roccia sovrastante e per non picchiarci con la testa bisogna procedere sporgendosi in fuori con la corda tirata, tutto molto suggestivo e non per chi ha minimamente problemi con le vertigini.
Arriviamo alla croce che denota la fine, siamo a quota 1430 mt circa, quindi la ferrata è poco più di 400 mt di dislivello percorso in 2h30’ esatti. Scriviamo il nostro nome nel libro di vetta, il tempo di qualche foto e scendiamo, ci fermiamo al rifugio Nasego che è chiuso, mangiamo qualcosa e scendiamo lungo il sentiero che ci conduce all’autovettura.
Davvero molto bella, non consigliata ai principianti ma a chi ha già esperienza, anche perché la lunghezza mette a dura prova la resistenza.
Riepilogo della seduta:
Tot.KM 4,25 – dislivello 577 mt

sabato 17 ottobre 2015

17.10.2015 – Corsa, Lento

Sono partito alle ore 09.15, temperatura di 12°C, poco nuvoloso.
Stamattina ho fatto una bella corsetta defaticante. Sono riuscito a tenere un ritmo poco sotto i 5’/km e sono riuscito a resistere alla tentazione di accelerare.
Le note negative sono che il dolore al ginocchio destro è comparso tra il ¾ km, poi è sparito, è ricomparso verso il 7/8 km con due fitte dolorose ad ogni appoggio che se non fossero sparite subito sarei stato costretto a fermarmi e questo non è un buon segno.
Riepilogo della seduta:
Tot.KM 11,00 – Tempo 54’16” – media 4’56” Km/h”

giovedì 15 ottobre 2015

15.10.2015 – Corsa, Lento

Sono partito alle ore 09.15, temperatura di 15°C, nuvoloso.
Tempo brutto ovunque e neve in quota, non si può andare in escursione e sarebbe pericoloso andare a fare anche ferrate a bassa quota, la bici ancora non l’ho riparata e comunque prenderei di sicuro acqua vista la lunghezza dei percorsi e allora andiamo a correre che ultimamente mi sta piacendo molto.
Parto cercando di fare un ritmo medio tipo quello finale dell’ultima uscita, solo che li andai circa 10” più lento per poi accelerare verso la fine e scendere con la media.
Devo dire che da subito mi sono stabilizzato sui 4,45” min/Km e sono andato via regolare tanto che ai 10k sono passato in 47’20”,  tra il 7/8 km come l’altra volta ha iniziato a farmi male il ginocchio dx dove mi sono tagliato e ho preso la botta in escursione ma il dolore è passato quasi subito, poi verso il 13k ho iniziato ho iniziato ad avere dolori ai muscoli e ho capito che era ora di rientrare, comunque è andata molto bene.
Riepilogo della seduta:
Tot.KM 15,62 – Tempo 1h14’16” – media 4’45” Km/h”

lunedì 12 ottobre 2015

12.10.2015 – Corsa, Lento

Sono partito alle ore 09.15, temperatura di 22°C, sereno.
La bici da corsa stamattina aveva un problema al cambio e allora ho preferito andare a correre. Sono partito con l’intenzione di correre un’ora ad un ritmo non elevato ma costante in modo da mettere benzina nelle gambe e non stancarmi troppo.
Rispetto all’ultima uscita nella quale non riuscivo a gestire il ritmo, questa volta ci sono stati notevoli miglioramenti, sono riuscito a non andare troppo forte e a stabilizzarmi su un ritmo relativamente piano, infatti ho fatto i primi 5k in 29’20” e i secondi 5k in 29’22”, poi gli ultimi 3 500 ho aumentato l’andatura e li ho percorsi ad un ritmo rispettivamente di 4’30” – 4’16” – 4’08” e devo dire che sono molto contento.
Riepilogo della seduta:
Tot.KM 13,36 – Tempo 1h03’58” – media 4’47” Km/h”

sabato 10 ottobre 2015

09.10.2015 – Escursione – Colere – Ferrata della Porta – Monte Visolo – Cappella Savina - Passo della Presolana

Siamo partiti alle ore 08:15, temperatura di 8°C, sereno.
Finalmente una bella giornata, portiamo un auto al passo della Presolana, punto di arrivo e ci dirigiamo con l’altra a Colere dove partiremo.
Siamo a quota 1100 mt, la salita inizia subito cattiva, e prosegue così senza mai mollarci, come del resto la maggior parte delle salite nella Bergamasca e in poco più di un’ora arriviamo ai 1900 mt., punto dove comincia la Ferrata della Porta.
Troviamo un punto riparato, facciamo una sosta, mangiamo e ci dissetiamo e indossiamo l’attrezzatura di sicurezza, sono le 09:52, cominciamo a salire. Ci sono tutte scalinate, una dietro l’altra, la roccia è quella tipica della Presolana, bella ma che si sfalda subito, incontriamo vari cambi di direzione e passiamo anche in qualche canale, tutto divertente e ben presto le scale finiscono e arriviamo in dei punti dove le catene ci assistono, saliamo sempre in sicurezza, ma è ben possibile salire tenendosi soltanto alle catene.
Arriviamo su fino a quota 2205 mt poi scendiamo di 100 mt al passo della porta, per cominciare subito la risalita aggirando un vallone sembra all’ombra dove c’è ancora neve, sembra un ghiacciaio in miniatura a quota più bassa di quelli veri. In poco tempo arriviamo su al Monte Visolo, la vista è veramente spettacolare, peccato solo per la nebbia che si è alzata per fortuna a tratti senza coprirci la visuale a 360° gradi.
Siamo arrivati su prima del previsto per cui al posto di scendere da questa parte, pensiamo di scendere da un altro lato e andare a fare visita alla cappella Savina e il bivacco di Clusone, veramente nuovo e molto bello, mi verrebbe da dire questo si che è un bivacco, confrontato poi con quello della settimana scorsa a fianco del Rifugio Gnutti che mi sembrava una topaia.
Da qua cominciamo la discesa finale fino al Passo della Presolana, è stata una giornata più breve del solito ma come sempre intensa.
Riepilogo della seduta:
Tot.KM 10,37 – dislivello 1445 metri circa

mercoledì 7 ottobre 2015

07.10.2015 – Corsa, Lento

Sono partito alle ore 09.00, temperatura di 20°C, sereno.
Come al solito doveva essere corsa leggera e invece al km.6 dove avevo i riferimenti sono passato sotto i 28’, mi sono imposto di rallentare ma secondo me sono riuscito ad andare poco sopra i 5’ mi si impallavano le gambe e la sensazione di fiatone era come se stessi accelerando, allora al km.8 mi sono fermato, perché non volevo stancarmi troppo, poiché venerdì andrò in escursione con una ferrata non corta e voglio essere in forma.
Ho fatto un centinaio di metri camminando, mi sono rotto e ho cominciato a correre piano e stavolta mi sono accorto di riuscire a farlo. Alla fine la morale è che non so più correre, non riesco a gestire i ritmi, ma dopo tutto sto tempo mi sembra anche normale.
Riepilogo della seduta:
Tot.KM 8,00+2,50 – Tempo 38’02” – media 4’46” Km/h”

martedì 6 ottobre 2015

06.10.2015 – Ferrata di Casto

Sono partito alle ore 08.00, temperatura di 15°C, pioggia/nuvoloso.
Prima ferrata insieme a Gigi, Graziano e Raffaele, in quel di Casto. Dovevamo andare a fare la Nasego, ma vista la pioggia e le rocce scivolose abbiamo optato per Casto.
Ho fatto la stretta di Luino, il ponte Tibetano, due verticali e poi alla 12 bis e alla 2 mi sono fermato perché le braccia non mi reggevano più. Mi sono divertito molto, mi sa che dovrò allenare un po’ la parte superiore del corpo.
Riepilogo della seduta:
Tot.KM 3,00 – dislivello 500 mt circa

lunedì 5 ottobre 2015

04.10.2015 – BC Giro in Pianura

Sono partito alle ore 16.15, temperatura di 23°C, sereno.
Due giorni di riposo di cui ieri forzato perché ha piovuto forte tutto il tempo e oggi un’uscita leggera in previsione di combinare qualcosa martedì. Di sicuro non andrò in escursione perché Vittorio è impegnato, ma forse andrò a fare un’arrampicata da qualche parte o in mancanza mi farò un bel giretto di corsa.
L’unica cosa sicura è che non starò fermo. Oggi ero svogliato, non avevo tanta voglia, ho pure bucato e il cambio faceva dei rumori strani.
Riepilogo della seduta:
Tot.KM 37,53 – Tempo 1h12’14” – media 31,1 Km/h”

venerdì 2 ottobre 2015

01.10.2015 – Escursione – Ponte del Guat – Rifugio Gnutti – Terzulli (m.te Adamello) – Rifugio Gnutti – Passo del gatto – Rifugio Baitone – Ponte del Guat

Siamo partiti alle ore 08:00, temperatura di 3°C, sereno.
Siamo partiti per arrivare sulla cima del monte Adamello e forse dovevamo partire almeno un’ora prima, ma vabbè, il tempo è dato bello e non dovrebbe essere un problema.
Arriviamo sul posto, fa un freddo cane e c’è una leggera nebbia che però sta andando via, il cielo sembra bello, partiamo da quota 1510 mt da Ponte del Guat, subito, intorno ai 1750 mt. iniziamo a trovare in terra le prime tracce della nevicata notturna, e ci preoccupa non poco, perché pensavamo avesse fatta poca roba e se già a questa quota inizia la neve, chissà cosa troveremo lassù, vabbè andiamo avanti senza indugio.
Nemmeno il tempo di ragionare su questi pensieri e attacchiamo la famosa scala del Miller, un tratto a gradoni che ci fa aumentare di quota in poco tempo e dopo circa 1h20’ di cammino siamo già al rifugio Gnutti quota 2166 mt. Breve sosta e si riparte verso il Monte Adamello. La salita è bella, la quantità della neve aumenta sempre di più ma non quanta ne avevamo immaginato. Accuso qualche dolore ai flessori, sarà la salita ripida, sarà il freddo, stringo i denti e andiamo avanti. Da quota 2800 mt la neve aumenta decisamente, ci saranno 20/30 cm di fresca, però riusciamo ad andare avanti, l’unica cosa che ci preoccupa adesso sono le grosse nuvole che si sono portate sul nostro cammino e che abbracciano la vetta. Arriviamo ai 2950 mt dove c’è l’imbocco della via attrezzata detta TERZULLI, abbiamo attraversato tratti di neve fresca quasi in piano, è stato uno spasso!! Ci posizioniamo in un punto dove siamo coperti dal vento e indossiamo gli imbraghi.
Cominciamo a salire e ci accorgiamo che alcuni tratti sebbene ci siano chiodi nuovi, non ci sono le catene, e Vittorio ipotizza ce forse hanno rimosso qualche tratto proprio per non far salire visto che ormai è arrivato l’autunno. Poi a quota 3000 mt preciso, all’improvviso siamo stati avvolti dalla nebbia, è iniziata a volare neve ovunque e la temperatura è andata giù in picchiata, tanto che ho sentito una morsa di freddo alle spalle e mi sono congelate le mani nonostante i guanti, e allora abbiamo pensato che non era il caso di continuare a quelle quote, con quella neve e con quel tempo.
Siamo scesi al Rifugio Gnutti, abbiamo mangiato e invece che andare via, siamo andati a fare il passo del Gatto e il rifugio Baitone, poi siamo scesi da un altro sentiero e ricongiunti alla fine al Ponte del Guat.
Nonostante tutto, come al solito è stata sempre una giornata magnifica.
Riepilogo della seduta:
Tot.KM 19,64 – dislivello 1800 metri circa.