venerdì 27 novembre 2015

22.11.2015 – Ferrata Casto

Sono partito alle ore 08.00, temperatura di 5°C, sereno.
Partiamo io e Pasquale per Casto, abbiamo appuntamento con Anna una nuova amica di Piacenza conosciuta su internet che si arrampica solo in palestra e chiedeva una mano per essere accompagnata e indottrinata sulle ferrate all’esterno.
Ci troviamo sul posto alle 09:15 la temperatura è molto fredda, 1°C, inoltre Casto in mattinata è sempre in ombra e c’è molta umidità. Qualche minuto per fare conoscenza, e partiamo. Ci portiamo nei pressi della ferrata nr.2, spendiamo qualche minuto per le spiegazioni e poi partiamo. La ferrata è breve ma tosta e molto scivolosa, la terminiamo in pochi minuti e scendiamo dal sentiero.
Poi prendiamo direzione verso le ferrate 3 e 4, la parete è abbastanza in piedi ma non si vede molto perché poi ci sono gli alberi che coprono, cominciamo a salire, la parete è davvero molto scivolosa, il cavo va sempre verticale, tranne qualche breve tratto in traverso che ci consente di riposare, la nr.3 è comunque lunghetta, arriviamo su, una 30 di metri di prato e attacchiamo la 4 che sembra breve e invece anche questa è dura e abbastanza lunga. Arriviamo in cima, le due ferrate misurano poco più di 160 mt. di dislivello, davvero notevole, soprattutto perché sono molto toste.
Scendiamo per il sentiero e torniamo al punto di partenza. Risaliamo la strada e facciamo la 12bis che si trova proprio sulla strada, anche questa è molto dura con un piccolo ponte tibetano di 5 metri fatto di una corda sotto e una sopra, poi alla fine scopriamo che per scendere bisogna attraversare un altro ponte tibetano di circa 30 mt. fatto di due corde sotto e due sopra ma molto traballante, poi alla fine c’è una scala fatta con le corde e non conviene agganciarsi perché ogni volta che si va per sganciarsi inizia a girare come una trottola e costringe ad un grosso lavoro con le braccia.
Scendiamo verso la stretta di Luino perché il mio amico Gigi mi aveva detto di provare la ferrata nr.14. Arriviamo ad un punto e la troviamo con accanto la nr.5 che a vederla sembra molto più semplice. Prendiamo la 14 e ragazzi, il tratto finale è davvero in piedi e divertente, anche questa non semplice e lunghetta.
Scendiamo dal sentiero con l’intenzione di andare a fare la nr.1, ma siamo veramente sfiniti, ho le braccia che non reggono più, stessa cosa gli altri e così decidiamo di smettere. La Anna, visto che è la sua prima uscita in ambiente aperto devo dire che è andata davvero molto bene, è preparata fisicamente, assenza assoluta di vertigini, molto determinata, davvero complimenti!!
Riepilogo della seduta:
Tot.KM 5 ferrate le nr.2-3-4-12bis con ponte tibetano e 14.

Nessun commento:

Posta un commento