Sono partito alle ore 08.00,
temperatura di 5°C, sereno.
Partiamo io e Pasquale
per Casto, abbiamo appuntamento con Anna una nuova amica di Piacenza conosciuta
su internet che si arrampica solo in palestra e chiedeva una mano per essere
accompagnata e indottrinata sulle ferrate all’esterno.
Ci troviamo sul posto
alle 09:15 la temperatura è molto fredda, 1°C, inoltre Casto in mattinata è sempre
in ombra e c’è molta umidità. Qualche minuto per fare conoscenza, e partiamo.
Ci portiamo nei pressi della ferrata nr.2, spendiamo qualche minuto per le
spiegazioni e poi partiamo. La ferrata è breve ma tosta e molto scivolosa, la
terminiamo in pochi minuti e scendiamo dal sentiero.
Poi prendiamo direzione
verso le ferrate 3 e 4, la parete è abbastanza in piedi ma non si vede molto perché
poi ci sono gli alberi che coprono, cominciamo a salire, la parete è davvero
molto scivolosa, il cavo va sempre verticale, tranne qualche breve tratto in
traverso che ci consente di riposare, la nr.3 è comunque lunghetta, arriviamo
su, una 30 di metri di prato e attacchiamo la 4 che sembra breve e invece anche
questa è dura e abbastanza lunga. Arriviamo in cima, le due ferrate misurano
poco più di 160 mt. di dislivello, davvero notevole, soprattutto perché sono
molto toste.
Scendiamo per il
sentiero e torniamo al punto di partenza. Risaliamo la strada e facciamo la
12bis che si trova proprio sulla strada, anche questa è molto dura con un
piccolo ponte tibetano di 5 metri fatto di una corda sotto e una sopra, poi
alla fine scopriamo che per scendere bisogna attraversare un altro ponte
tibetano di circa 30 mt. fatto di due corde sotto e due sopra ma molto
traballante, poi alla fine c’è una scala fatta con le corde e non conviene
agganciarsi perché ogni volta che si va per sganciarsi inizia a girare come una
trottola e costringe ad un grosso lavoro con le braccia.
Scendiamo verso la
stretta di Luino perché il mio amico Gigi mi aveva detto di provare la ferrata
nr.14. Arriviamo ad un punto e la troviamo con accanto la nr.5 che a vederla
sembra molto più semplice. Prendiamo la 14 e ragazzi, il tratto finale è
davvero in piedi e divertente, anche questa non semplice e lunghetta.
Scendiamo dal sentiero
con l’intenzione di andare a fare la nr.1, ma siamo veramente sfiniti, ho le
braccia che non reggono più, stessa cosa gli altri e così decidiamo di
smettere. La Anna, visto che è la sua prima uscita in ambiente aperto devo dire
che è andata davvero molto bene, è preparata fisicamente, assenza assoluta di
vertigini, molto determinata, davvero complimenti!!
Riepilogo della seduta:
Tot.KM 5
ferrate le nr.2-3-4-12bis con ponte tibetano e 14.
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