Siamo partiti alle ore
07.30, temperatura di 9°C, sereno.
Porto mio figlio Pasquale
a fare la Nasego, vicino Casto in Valsabbia, il ragazzo dopo la Crench ha
voglia di misurarsi con una ferrata più impegnativa e questa rispetto all’altra
è molto più impegnativa, a partire dal dislivello che è più del doppio e anche
la difficoltà tecnica e l’esposizione, insomma un bel salto.
Arriviamo al parcheggio
poco prima delle 09:00, zaini in spalla e si parte, circa mezz’ora e siamo all’attacco
della ferrata che è a quota 1015 mt. Fa caldissimo, mio figlio è venuto a mezze
maniche e in pantaloni corti, lui ha sempre caldo e ha fatto bene, a me
toccherà sudare.
La ferrata è divisa in
5 settori, il primo parte soft, con serie di rocce non verticali poi man mano
comincia ad aumentare l’inclinazione però la pendenza e lo sforzo lo si sente
si meno perché il cavo va su a zig-zag e si fa meno fatica, poi gli appoggi non
mancano mai. Pasquale su questo tratto entra in difficoltà, non si è mai
trovato in una parete così dritta, così lunga, e a quest’altezza, tentenna un po’,
gli spiego di stare tranquillo, di non farsi prendere dall’ansia, di studiare
la parete e di andare su con la velocità che vuole, e piano piano riusciamo a
superare questo settore.
Breve cengia erbosa
dove lo faccio riposare ci dissetiamo e andiamo ad attaccare il secondo
settore. Questo comincia verticale proprio, ma è molto appoggiato e risulta
facile da salire, lui tentenna ancora un attimo, ma ben presto, inizia a fare
tesoro delle mie direttive e vedo che prende confidenza con la parete e con l’esposizione
e inizia ad andare su più velocemente e più sicuro di se, in poco tempo finiamo
il settore 2 e andiamo con una certa regolarità anche sul settore 3.
Al settore 4
incontriamo il punto più difficile di tutta la ferrata, un traverso obliquo che
sale verso sinistra prima poco appoggiato, poi con qualche piolo e che poi va
su verticale ancora per qualche metro, punto che bisogna usare un po’ di forza
per superarlo, ma direi che lui ne è uscito alla grande. Poi al quinto settore
che non c’erano difficoltà tecniche superiori a quelle che avevamo già
incontrato ha sofferto lo sforzo fatto fino a quel punto, come è giusto che sia
per chi è alla prima volta con una ferrata così.
Direi che come al
solito si è dimostrato tenace, combattivo, forte, bravo Pasquale cresci proprio
bene.
Riepilogo della seduta:
Tot.KM 4,35
– dislivello 578 mt. – solo ferrata 415
mt.
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